Mario Monti a sorpresa è apparso al vertice del
Partito popolare europeo (Ppe) nello stesso giorno in cui era atteso
Silvio Berlusconi. Una scelta, quella di un tecnico che ha sempre rivendicato il suo ruolo “super partes”, che sa troppo di politica. Tanto che durante il vertice del Ppe i leader europei hanno chiesto a Monti di
candidarsi alle politiche di febbraio con il Cavaliere che ha dato il suo sostegno al “professore” come
leader dei moderati italiani. Il
Partito democratico guidato da
Pier Luigi Bersani inizia così a interrogarsi sul mutamento della scena politica da qui alla data delle elezioni. Tanto che l’eventuale discesa in campo di Monti viene giudicata “moralmente discutibile” da
Massimo D’Alema. A questo punto lo spread preoccupa sempre meno la politica italiana visto che la sfida per Palazzo Chigi è appena cominciata. A ‘
Presa di posizione’, l’analisi di
Stefano Feltri, firma de Il Fatto Quotidiano (riprese e montaggio
Paolo Dimalio e
Samuele Orini, elaborazione grafica
Pierpaolo Balani)
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